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prima edizione

Milano Animal Film Fest

Benvuti alla prima edizione del festival dei corti dedicati gli animali

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I corti stanno al cinema come i racconti alla letteratura

Il racconto, come ha scritto Gian Luca Margheriti, è la palestra dello scrittore. Prima di cimentarsi nella salita del Mont Ventoux, che possiamo paragonare alla stesura di un romanzo, ogni scrittore ha bisogno di farsi i muscoli, lavorare sul fiato, ma soprattutto mettere a punto la bicicletta. Il racconto gli serve a questo, regolare il cambio, tirare i freni, controllare la pressione dei pneumatici, tutto quello che è necessario per affinare la propria arte prima di sfogarla in qualcosa di lungo e impegnativo.

Il Corto è, allora, il passaggio obbligato per arrivare al cinema? Forse si.

D’altra parte il cinema è nato corto: quando, il 28 dicembre del 1895 i primi spettatori pagarono il biglietto per vedere Uscita dalle officine Lumiére, e gli altri nove film dei Fratelli Lumiére in programma, pagarono per vedere quello che dovremmo considerare il primo festival del corto. Il lungometraggio, all’epoca, era ancora di là da venire e, in effetti, il primo “lungo”,1.200 metri di pellicola 35 mm, The Story of the Kelly Gang  di Charles Tait, è arrivato del 1906.

Da allora il lungometraggio ha visto all’opera grandi registi, molti dei quali, da Spielberg a Lucas, da Kubrik a Scott, da Antonioni a Rossellini, sono stati registi di corti. Inoltre, non certo a caso, nel 2017, è stato lanciato il progetto Pixar Spark Shorts che, allo scopo di trovare nuovi talenti, offre la possibilità a un gruppo di “artisti” di mostrare le loro idee creative e le loro capacità realizzando un corto (animato) di 7 minuti. Dagli anni ’80, poi, non si contano i festival, compreso il nostro ultimo arrivato, dedicati ai corti, mentre è dal 1937 che, anche ai corti, viene attribuito l’Oscar.

Tuttavia non è detto che i corti siano la strada per arrivare al lungometraggio: “il racconto, per esempio, è un genere di letteratura a sé stante, con una sua piena dignità, spesso più complesso da affrontare di un intero romanzo”. Allo stesso modo il corto può essere, come lo era per Keaton, un “lungometraggio corto” ovvero una ben precisa scelta stilistica o artistica. In ogni caso, vale la pena di sottolinearlo, corto non vuol dire “piccola idea, piccolo sforzo”: ci sono pellicole che in una manciata di minuti affrontano temi che farebbero tremare le gambe a un gigante e ci sono corti che per la loro poesia, la loro genialità o la loro follia fanno dimenticare il metraggio e diventano film.

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La giuria

sceneggiatore e regista

Gian Luca Margheriti

Presidente Fondazione Franco Fossati

Luigi Bona

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Fulvia Salvi

Assessore Cultura Municipio 9

Raffaele Todaro

Presidente del Municipio 9

Giuseppe Lardieri

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Cos’è il maff

Il MAFF, Milano Animal Film Fest, nasce dall’idea di selezionare e mostrare il meglio della creatività della cinematografia “corta”. Ma sopratutto nasce dal desiderio di mostrare come i corti sottolineino l’importanza del rapporto che l’uomo ha con gli animali. E, infatti, proprio gli animali, quelli domestici, ormai protagonisti della nostra società urbana e partecipi della nostra famiglia, e quelli selvatici, sempre più a rischio eppure anch’essi parte della nostra vita, saranno i protagonisti dei corti animati e live che verranno proiettati nelle giornate del festival. Grazie alla collaborazione con il Museo del fumetto e dell’immagine animata di Milano, il MAFF punterà la sua attenzione, con un focus privilegiato, sull’animazione. Non dimentichiamo, infatti, che il cinema d’animazione nasce nel 1892, ben tre anni prima dello spettacolare esordio dei Lumiére, con le proiezioni del teatro ottico di Charles-Émile Reynaud

partners

con chi

Il MAFF nasce anche grazie alla collaborazione con Medicinema Italia, la onlus che dal 2013 lavora per allestire veri spazi cinema all’interno delle strutture ospedaliere e case di cura italiane, da adibire alla terapia di sollievo per pazienti degenti e familiari. Questi spazi, già operative la sala presso l’ospedle di Niguarda a Milano e al Policlinico Gemelli a Roma, riproducono la struttura di una sala cinema, ma dotandola di soluzioni particolari, come la totale accessibilità anche per pazienti a letto o in carrozzina, perché stare insieme nella malattia aiuta a stare meglio. Per questa ragione il MAFF avrà una particola attenzione ai corti che possano diventare strumenti nella terapia del sollievo

cosa

la prima edizione

Questa prima edizione del MAFF limiterà a sua attenzione ai corti… corti: verranno infatti selezionati e proiettati i film non più lunghi di 10′. Per questa edizione le categorie previste sono: i corti animati, i corti live, i documentari, i video premiati in altri festival nel mondo. La giuria segnalerà le tre pellicole che meglio raccontano il rapporto uomo e animale nell’ambiente urbano

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